Con un titolo che fa sicuramente affiorare in noi lontani ricordi densi di emozioni, la Prof.ssa Alessandra Barbiera, Vicario del Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo di Settimo Vittone e sede distaccata di Borgofranco, ci regala uno splendido racconto di un tempo che forse non tornerà più, ma che per tanti di noi sarà impossibile dimenticare.
I libri pesano tanto: eppure, chi se ne ciba
e se li mette in corpo, vive tra le nuvole
(Luigi Pirandello)
“QUANDO I LIBRI PROFUMAVANO DI CARTA”
Non compro libri al supermercato.
La mia vita è legata a un turbine di odori che a volte, lambendomi l’olfatto, mi fanno tornare indietro nel tempo e mi stimolano emozioni.
L’odore delle torte e del latte caldo, che mia mamma preparava a me e ai miei fratelli nei pomeriggi invernali, che non è mai stato odore di cucina, ma di gesti d’affetto.
L’odore della pelle di mio nonno, quando mi prendeva in braccio, che ancora oggi mi sembra di sentire qua e là e mi riempie di nostalgia.
L’odore del cuscino dei miei bambini nel quale affondavo la faccia, quando sentivo la loro mancanza.
L’odore che mi avvolgeva da piccola all’entrata della scuola: odore di minestra, di gesso e di carta, che a volte mi spaventava e mi faceva battere il cuore.
Ancora oggi l’odore della carta mi fa battere il cuore. Compro un libro e, prima di leggerlo, lo annuso… Così, per tornare indietro nel tempo e per assaporare in anteprima la lettura.
Non compro libri al supermercato, perché non posso farmi consigliare da quella libraia minuta e sicura, che mi suggerisce sempre ciò che in cuor mio già voglio.
Non compro libri al supermercato perché non sanno solo di carta, ma anche di formaggio, di salame e di olio.
Però compro libri!
Non compro neanche ebook, che mi darebbero solo parte di quel piacere rassicurante che mi deriva da una buona lettura.
I libri digitali non invecchiano nelle mie mani. Non si stropicciano.
E poi non odorano e basta.
Non sanno di formaggio e di salame, ma non profumano nemmeno di carta.
I libri digitali non sono in grado di assorbire le lacrime di una lettura emozionante, triste e divertente.
I libri digitali non profumeranno mai di biblioteca.
Così i registri elettronici a scuola: non odorano più più della fatica di allievi e insegnanti; usandoli ho perso qualcosa del mio passato.
Non so se i libri digitali vivranno una vita marginale, perché completamente privi di un proprio odore, così come il Jean Baptiste Grenouille di Süskind.
Io continuerò a comprare libri da annusare, oltre che leggere.
Almeno per ora.
E continuerò ad andare al supermercato per comprare olio e formaggi.
Almeno per ora.
Alessandra Barbiera