“Legalità”

Mercoledì 11 marzo 2015 alle ore 20,45 presso la Sala del Consiglio Comunale di Settimo Vittone, si terrà una serata sul tema delle conseguenze che azioni di “BULLISMO” fisico, verbale, criminale ed emotivo possono avere a livello personale, famigliare, sociale e penale.

Non sempre i nostri ragazzi e le loro famiglie sono informati dei problemi nei quali si può incorrere con azioni che all’apparenza possono sembrare non così dannose, ma che in realtà possono avere risvolti inaspettati.

Per questo motivo sono state coinvolte diverse figure professionali che quotidianamente si trovano a dover affrontare questa tematica.

In qualità di responsabili dello sportello pedagogico-psicologico “Io ti aiuto”, che il Centro AIDE ha aperto presso le scuole medie dei comuni di Settimo Vittone e di Borgofranco d’Ivrea, saremo anche noi presenti per poter rispondere alle domande dei settori di nostra competenza al fine di creare una sinergia tra scuola, famiglia, autorità e specialisti del settore.

Dott.ssa Maria Cristina Raga

DEPLIANT legalità_Pagina_1

Prossimo Appuntamento

Grazie alla disponibilità dell’Amministrazione Comunale di Vistrorio, giovedì 5 marzo 2015 alle ore 20,45 presso il Salone Polifunzionale si terrà una serata sul tema “Alzheimer e Demenza Senile: le terapie non farmacologiche”.

locandina Vistrorio

Da tempo il Centro AIDE con il suo staff si sta occupando di questa problematica che, con il passare del tempo, diventerà sicuramente un “fenomeno sociale”, perchè interesserà un numero crescente di soggetti  e le relative famiglie.

Con queste serate informative stiamo cercando di “informare”, creare “cultura gestionale” non solo del malato, ma anche del care-giver e di tutti coloro che gli ruotano intorno.

Conoscere, essere informati il più possibile può permettere non solo una “diagnosi precoce”, ma la possibilità di rallentare il decorso della malattia conservando quella dignità ed autonomia che tutti noi vorremmo mantenere.

Dott.ssa MCristina Raga

“Diario di Scuola” di Daniel Pennac

La Scuola =……????

Cosa significa realmente e cosa nasconde questa parola che conosciamo fin da quando siamo bambini?

diario pennac

Di tale realtà molto complessa se ne può parlare da varie angolazioni e Pennac decide di raccontare la scuola vista dagli alunni, o meglio, vista dai … “somari”. Si, avete letto bene!!

Ripercorrendo gli episodi di cui egli stesso da “somaro” è stato protagonista, prima di diventare professore, Pennac riesce a far emergere i grandi dolori, le ansie, le difficoltà incomprese ed inascoltate, il senso di inadeguatezza e di non-aspettativa verso se stessi di tutti quei ragazzi “deboli”, con difficoltà di apprendimento dai quali spesso si arriva a non aspettarsi più nulla.

Troppo spesso il loro futuro viene predetto attraverso i loro “limiti” e non attraverso le loro “qualità”.

Dislessico, disgrafico, discalculico, iperattivo sono termini che ormai sentiamo sempre più di frequente in ambito scolastico, ma ne comprendiamo veramente il significato?

Conosciamo come individuare un bambino/ragazzo con difficoltà di apprendimento?

Sappiamo a chi rivolgerci, cosa poter fare per aiutare, sia da un punto di vista dell’apprendimento che da un punto di vista emotivo-relazionale, un bambino che definirei “speciale” e non “limitato o inferiore”?

Pennac ci aiuta in questo percorso, da lui vissuto come già detto in prima persona, inducendoci, a mio avviso, a guardare con più attenzione al bambino in difficoltà come “persona da poter aiutare con strumenti adeguati” e non come “caso con limiti”.

 

Dott.ssa M.Cristina Raga

Prossimi appuntamenti!

Giovedì 20 novembre dalle ore 17,30 alle ore 19 a Settimo Vittone presso il salone della ex Comunità Montana vi sarà un incontro tra i famigliari di persone malate di Alzheimer e il presidente dell’AIMA di Biella Franco Ferlisi.
L’incontro, promosso dal Centro Aide, è finalizzato a verificare la possibilità di costituire, nella nostra zona, una sede dell’Associazione Italiana Malattia di Alzheimer.
E’ gradita la diffusione dell’informazione fra persone che abbiano interesse in tal senso, nonché un cenno di conferma scrivendo a info@centroaide.it

Corso psicoeducazionale sulla malattia di Alzheimer

L’idea di attivare un corso psicoeducazionale sulla malattia di Alzheimer ci è venuta dopo aver incontrato, nel corso delle numerose serate tenute in Canavese e Valle d’Aosta in questi ultimi mesi, parecchi famigliari, che esprimevano sofferenza, rabbia, voglia e bisogno di informazione e di conoscenza.

Il corso prende spunto dallo psichiatra statunitense Ian Faloon, che già negli anni ottanta aveva avviato una simile esperienza per famigliari di persone con problemi di salute mentale (in particolare schizofrenia).

Attraverso il corso, che prevede una partecipazione attiva da parte dei famigliari, si intende aumentare il livello di conoscenza della malattia, le modalità di gestione dell’’ammalato, di strutturazione degli spazi di vita. Ma si intende anche lavorare sulle parti emotive che la vicinanza con una persona affetta dal morbo di Alzheimer scatena. Cosa prova un figlio quando non viene più riconosciuto dal proprio genitore?

Il corso, condotto da una figura professionale fissa (psicologo) a cui si affiancano altre figure professionali in base agli argomenti trattati (medico, nutrizionista, geiatra), ha una durata di 20 ore, suddivise in 10 incontri di 2 ore ciascuno: i primi 5 incontri vertono sulla parte “educazionale”, i secondi 5 sugli aspetti “psico-logici”.

Il numero di partecipanti è fissato in 12 unità, in modo da consentire di intervenire, se lo si desidera, di confrontare le proprie esperienze, raccontare le fatiche, le difficoltà incontrate, portare dubbi, situazioni personali e ricevere, di conseguenza, adeguate indicazioni o dai conduttori o dagli altri membri del gruppo.

Per info su luogo e costi del corso o per ogni altro dubbio, si può contattare il dott. Massimo Giugler, psicologo al numero 3491880300, oppure scrivere a massimo.giugler@centroaide.it

images

AIDE DA INIZIO A DUE LABORATORI

imagesIl Team AIDE instancabile e sempre al lavoro apre le porte alle attività pratiche di laboratorio.

Vengono denominati “Laboratori” le sessioni di lavoro via via focalizzati su un ambito: memoria, aree cognitive, reminescenza, ecc., tutti finalizzati a stimolare le funzioni residue con l’obiettivo di rallentare il processo degenerativo.

Importante rilevare che durante l’esecuzione dei laboratori i partecipanti sono soggetti attivi della propria riabilitazione perché stimolati ad applicare nella loro quotidianità le strategie suggerite durante i laboratori stessi.

Il fatto di lavorare in gruppo non è scelta casuale ma finalizzata ad aumentare il beneficio terapeutico del laboratorio.

Il mese di novembre è protagonista dunque dell’avvio di ben due laboratori: il “Laboratorio della Memoria” ed il “Core Training”.

Il Core Training è un’attività che viene proposta a tutti coloro che sono seguiti dal Centro AIDE.

I partecipanti al “Laboratorio della Memoria”, vengono invece scelti in base agli esiti dei test atti ad una diagnosi precoce della malattia. Questi ultimi vengono eseguiti presso il Centro AIDE e permettono di stabilire se vi sia o meno una degenerazione cognitiva, quali aree sono colpite e quali dunque gli ambiti su cui lavorare per rallentare il processo degenerativo.

_ROF4313Il “Core Training” è una scienza motoria che ha come scopo quello di lavorare sul NUCLEO (Core) FUNZIONALE del CORPO, ovvero l’apparato muscolo-scheletrico compreso tra le spalle e le pelvi, permettendo così di ottenere maggiore stabilità funzionale ed un buon controllo neuromuscolare.

Tra i benefici del Core Training riscontriamo: miglioramento dell’elasticità muscolare e del- la mobilità articolare, miglioramento dell’equilibrio e delle abilità motorie e miglioramento delle capacità di concentrazione ed autovalutazione.

Di seguito le informazioni necessarie per partecipare al Laboratorio della Memoria ed all’attività di Core Training:

Laboratorio della Memoria:

a partire da LUNEDI’ 3 NOVEMBRE 2014 dalle h.10.00 alle h.12.00 tutti i lunedì mattina. Sede del Laboratorio la Ex-Comunità Montana di Settimo Vittone;

Attività di Core Training:

a partire da MERCOLEDI’ 29 OTTOBRE 2014 dalle h.15.30 alle h.16.30 tutti i mercoledì pomeriggio. Sede dell’attività la Ex-Comunità Montana di Settimo Vittone;

l’attività verrà proposta anche ad Ivrea nella giornata di sabato pomeriggio presso la Palestra ASD Nuova Kinesit – Via F.lli Rosselli n.11 (Tel. 0125.44327).

Per ulteriori informazioni e chiarimenti non esitate a contattarci:

Centro AIDE

Corso Massimo d’Azeglio n.5 – IVREA (To)

Tel. 0125 627295

Cell. 335 5488027

info@centroaide.it

www.centroaide.it

dott.ssa Elisa Moro

10 Settembre ore 20.30… serata informativa dell’equipe AIDE a Settimo Vittone

©-LOCANDINA“Alzheimer e Demenza Senile: da malattia a fenomeno sociale”

 L’equipe AIDE torna sul campo proponendo due serate informative di approfondimento sul Morbo di Alzheimer e la Demenza Senile.

La prima serata avrà luogo mercoledì prossimo, 10 settembre, alle ore 20.30 presso la Sala Consiglio del Comune di Settimo Vittone (To).

La serata verrà dedicata ad illustrare la sintomatologia, la modalità d’insorgenza, l’eziologia di tali patologie.

Interverranno:

• Dott. Piersandro Bertoldo, medico di medicina generale

• Dott.ssa Paola Bertone, geriatra

• Dott.ssa M. Cristina Raga, psicopedagogista responsabile Centro AIDE

• Dott.ssa Elisa Moro, psicoterapeuta nutrizionista

•Dott. Massimo Giugler, psicologo conduttore gruppi A.M.A.

• Prof. Bruno Bettagno, chinesiologo esperto in ginnastica rieducativo-motoria e Core-Training

• Luisa Danieli, formatrice e leader dello Yoga della Risata

• Dott.ssa Cristina Zoppo, musico-terapista

•Artista Galliano Gallo, laboratorio di arte-terapia

Molti quindi gli interventi proposti, diversi i professionisti, ognuno capace di dare il suo apporto per  migliorare la conoscenza di un fenomeno in così grande aumento.

Malattie invalidanti per chi ne è colpito e per chi è al suo fianco. Difficile capire, difficile gestire le emozioni in un quotidiano sconvolgimento che sfugge ogni controllo.

C’è una frase che racchiude il senso di questo ritrovarsi a parlare insieme:

“Le strade per raggiungere l’interiorità di ogni essere umano sono infinite, l’importante è conservare la forza di percorrerle.”

Noi lavoriamo ogni giorno per sostenere le famiglie a mantenere la forza e per diagnosticare il più precocemente possibile l’insorgere di queste malattie.

Crediamo anche che la conoscenza sia il primo passo verso il prendere coscienza e quindi verso la possibilità di chiedere e ricevere il giusto aiuto.

Per questo vi aspettiamo numerosi, solo insieme a voi possiamo far si che mai accada più di dimenticare chi dimentica.

In allegato trovate il volantino pubblicitario delle due serate.

Per altre informazioni:

Centro AIDE

Corso Massimo d’Azeglio 5

10015 IVREA (To)

Tel. 0125 627295

Cell. 335 5488027

info@centroaide.it

www.centroaide.it

dott.ssa Elisa Moro

Senza-titolo

 

 

 

 

 

©-INTERNO

“Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte”

Lo-strano-caso-del-cane-ucciso-a-mezzanotte-Oggi parliamo di un libro particolare, anzi un giallo particolare. Il titolo è: “Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte”, scritto e interpretato dallo scrittore Mark Haddon e tradotto da Paola Novarese.

Mark Haddon riesce straordinariamente a interpretare i comportamenti ed i pensieri del quindicenne Christopher Boone, ragazzo che soffre della sindrome di Asperger, una forma di autismo.

Christopher è molto chiuso all’esterno con il mondo. Non capisce e non riesce interpretare le espressioni facciali di una persona o una battuta fatta, odia il giallo ed il marrone ma adora il rosso, non gli piace quando un cibo sta a contatto con un altro, non riesce a giocare o a concentrarsi se ha poco tempo o troppa fretta, urla se è arrabbiato, non gli piace essere toccato, ma soprattutto… adora e ama i cani.

Proprio per questo l’abile autore Mark Haddon ha deciso di raccontare questa storia.

Ora vi svelerò l’inizio di questo fantastico libro.

Nelle prime due pagine viene raccontata l’uccisione di un cane, che per Christopher era diventato particolare per un semplice e spiacevole motivo: era morto. Esso si chiamava Wellington ed era il cane della vicina di Christopher, la signora Shears.

Christopher, come abbiamo detto prima, ama i cani, e quindi anche Wellington, ma Wellington non era morto di vecchiaia o per qualche problema fisico, ma perché l’aveva ucciso qualcuno e Christopher sentiva il bisogno di scoprire chi ha ucciso Wellington, ma non sa cosa lo attende! Nella terza e quarta pagina, Christopher racconta delle sue conoscenze apprese a scuola con Siob Han, la sua insegnante di sostegno. Lui non lavorava in una classe con tutti gli altri suoi compagni, ma lavorava esternamente, in un’aula a parte perché a Christopher non piace la confusione ma soprattutto stare in un luogo chiuso con molte persone.

Christopher si è creato un suo mondo senza uscirne mai. In questo suo mondo si comporta in modo particolare: è molto preciso, sempre attento a tutti i dettagli, non si fa mai sfuggire niente, proprio come l’abile investigatore Sherlock Holmes: l’eroe di misteri di Christopher.

Christopher è molto bravo in matematica, gli piacciono i numeri primi e risolvere misteri.

Vi consiglio di leggere questo fantastico libro perché se letto attentamente e con pazienza lo si potrà apprezzare ma soprattutto imparare quello che ha cercato di trasmettere, principalmente, questo libro. Esso infatti dimostra quanto alcune persone nate in un certo modo o con problemi sia mentali che fisici, che per altre possono essere stupide, sono anzi straordinariamente intelligenti.

Serena Voccia

MARATONA ALZHEIMER… INSIEME PER CANCELLARE IL SILENZIO

mara-alzheimer

DOMENICA 21 SETTEMBRE 2014 A CESENATICO

Manca ormai meno di un mese all’atteso appuntamento sportivo organizzato dall’Associazione Amici di Casa Insieme, con la gestione tecnica di Trail Romagna. III edizione della MARATONA ALZHEIMER. La gara, inserita nei calendari nazionali FIDAL e UISP (in cui figura Campionato Nazionale Maratona), si disputerà domenica 21 settembre 2014, con partenza da Mercato Saraceno e arrivo a Cesenatico presso il Parco di Levante.

Cos’è Maratona Alzheimer

L’Associazione Amici di Casa Insieme ha ideato un grande evento sportivo-solidale: la Maratona Alzheimer. La suggestione è nata cogliendo un aspetto comune tra i malati di Alzheimer e i maratoneti: i malati che presentano “wandering” camminano senza una meta precisa alla ricerca di un luogo dal quale trarre benessere, viceversa, i maratoneti trovano il loro benessere in modo consapevole attraverso la corsa.

Una vera Maratona dedicata all’Alzheimer, la prima a tracciare il suo percorso tra i paesaggi della Romagna collinare e marittima. La sola, nel territorio, a configurarsi come grande giornata di raccolta fondi solidale e a proporre distanze adatte ad ogni livello di preparazione. L’unica, infine, pensata per promuovere l’attività fisica come risposta efficace contro la malattia, come veicolo d’integrazione sociale per le persone affette da demenza.

Gli obiettivi della manifestazione sono molteplici: dar vita a un partecipato evento sportivo nel nostro territorio; offrire alla comunità un importante momento informativo sulla malattia di Alzheimer; realizzare nuove azioni per contrastare le problematiche connesse alla demenza e sostenere chi le vive in prima persona, contribuendo, nel tempo, alla costituzione di un fondo permanente per l’Alzheimer; portare avanti il progetto “A Tutto Tondo per l’Alzheimer”, che comprende i momenti ricreativi e di integrazione sociale del “Caffè Dolcini”, le attività artistiche praticate negli “Atelier di Arteterapia”, la condivisione della cucina e dei piaceri della tavola di “Convivium” e le numerose iniziative messe in campo per la formazione di volontari.

Maratona Alzheimer è inserita tra gli appuntamenti di punta della Settimana del Buon Vivere, rassegna nazionale sul benessere sostenibile, organizzata tutti gli anni da Legacoop Romagna. L’organizzatore tecnico dell’evento è Trail Romagna, associazione ravennate con una notevole esperienza nel campo delle competizioni solidali e nella valorizzazione del patrimonio naturalistico. Sono inoltre coinvolte oltre venti società sportive e realtà associative del territorio, in una rete organizzativa che rivela lo sforzo eccezionale messo in campo per la realizzazione dell’evento.

Alpino con maglia Maratona Alzheimer-2Per qualunque informazione:

Evento Maratona

Sito Web: www.maratonaalzheimer.it

Trail Romagna

Indirizzo:  Via Fiorita 12, 48121, Ravenna

Telefono: +39 338 5097841

Email: info@trailromagna.eu

Sito Web: www.trailromagna.eu

Amici di Casa Insieme

Indirizzo:  Via Giuseppe Garibaldi 3, 47025, Mercato Saraceno (Forlì-Cesena)

Telefono: +39 0547 691695

Email: amicidicasainsieme@gmail.com

Sito Web: www.amicidicasainsieme.it

 

Concetto di malattia per Edward Bach

04.03.0001.P-13-11-08_FioriBach-1-9Secondo Bach la malattia all’origine non è un disturbo a livello fisico, bensì il risultato di uno squilibrio tra le scelte compiute con la mente e i desideri del cuore, a un livello più sottile. Tale squilibrio, alla lunga inascoltato, genera un sintomo nel fisico del quale la persona è costretta a occuparsi in quanto le causa dolore. Seguendo invece il proprio intuito e istinto si compiono quelle scelte armoniche che permettono al corpo di rimanere in salute.

Bach sostiene che a presiedere ogni disturbo fisico vi siano paure, preferenze personali ed emozioni. Esattamente un’emozione negativa è all’origine di ogni disturbo psicosomatico: guarendo la mente, il corpo seguirà.

Sulla base di tali principi Bach identificò trentotto rimedi floreali, corrispondenti ad altrettanti tipi di emozione, la cui «energia» entra in vibrazione con l’energia umana ed è in grado trasformare l’emozione negativa nel suo tratto positivo. Lungi dall’«eliminare» l’emozione, la terapia si propone di «trasformarla» al fine di rendere migliore e più «armonico» il soggetto.

A titolo d’esempio, una persona egocentrica e a tratti egoista, trattata secondo la terapia di Bach sarebbe in grado di rendersi conto che una parte di sé è capace di dedicarsi agli altri con generosità, sì da ripristinare lo «stato armonico» tra mente e cuore, ed eliminando il sintomo fisico di malessere.

dott.ssa Elisa Moro