Oggi parliamo di un libro particolare, anzi un giallo particolare. Il titolo è: “Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte”, scritto e interpretato dallo scrittore Mark Haddon e tradotto da Paola Novarese.
Mark Haddon riesce straordinariamente a interpretare i comportamenti ed i pensieri del quindicenne Christopher Boone, ragazzo che soffre della sindrome di Asperger, una forma di autismo.
Christopher è molto chiuso all’esterno con il mondo. Non capisce e non riesce interpretare le espressioni facciali di una persona o una battuta fatta, odia il giallo ed il marrone ma adora il rosso, non gli piace quando un cibo sta a contatto con un altro, non riesce a giocare o a concentrarsi se ha poco tempo o troppa fretta, urla se è arrabbiato, non gli piace essere toccato, ma soprattutto… adora e ama i cani.
Proprio per questo l’abile autore Mark Haddon ha deciso di raccontare questa storia.
Ora vi svelerò l’inizio di questo fantastico libro.
Nelle prime due pagine viene raccontata l’uccisione di un cane, che per Christopher era diventato particolare per un semplice e spiacevole motivo: era morto. Esso si chiamava Wellington ed era il cane della vicina di Christopher, la signora Shears.
Christopher, come abbiamo detto prima, ama i cani, e quindi anche Wellington, ma Wellington non era morto di vecchiaia o per qualche problema fisico, ma perché l’aveva ucciso qualcuno e Christopher sentiva il bisogno di scoprire chi ha ucciso Wellington, ma non sa cosa lo attende! Nella terza e quarta pagina, Christopher racconta delle sue conoscenze apprese a scuola con Siob Han, la sua insegnante di sostegno. Lui non lavorava in una classe con tutti gli altri suoi compagni, ma lavorava esternamente, in un’aula a parte perché a Christopher non piace la confusione ma soprattutto stare in un luogo chiuso con molte persone.
Christopher si è creato un suo mondo senza uscirne mai. In questo suo mondo si comporta in modo particolare: è molto preciso, sempre attento a tutti i dettagli, non si fa mai sfuggire niente, proprio come l’abile investigatore Sherlock Holmes: l’eroe di misteri di Christopher.
Christopher è molto bravo in matematica, gli piacciono i numeri primi e risolvere misteri.
Vi consiglio di leggere questo fantastico libro perché se letto attentamente e con pazienza lo si potrà apprezzare ma soprattutto imparare quello che ha cercato di trasmettere, principalmente, questo libro. Esso infatti dimostra quanto alcune persone nate in un certo modo o con problemi sia mentali che fisici, che per altre possono essere stupide, sono anzi straordinariamente intelligenti.
Serena Voccia