L’idea di attivare un corso psicoeducazionale sulla malattia di Alzheimer ci è venuta dopo aver incontrato, nel corso delle numerose serate tenute in Canavese e Valle d’Aosta in questi ultimi mesi, parecchi famigliari, che esprimevano sofferenza, rabbia, voglia e bisogno di informazione e di conoscenza.
Il corso prende spunto dallo psichiatra statunitense Ian Faloon, che già negli anni ottanta aveva avviato una simile esperienza per famigliari di persone con problemi di salute mentale (in particolare schizofrenia).
Attraverso il corso, che prevede una partecipazione attiva da parte dei famigliari, si intende aumentare il livello di conoscenza della malattia, le modalità di gestione dell’’ammalato, di strutturazione degli spazi di vita. Ma si intende anche lavorare sulle parti emotive che la vicinanza con una persona affetta dal morbo di Alzheimer scatena. Cosa prova un figlio quando non viene più riconosciuto dal proprio genitore?
Il corso, condotto da una figura professionale fissa (psicologo) a cui si affiancano altre figure professionali in base agli argomenti trattati (medico, nutrizionista, geiatra), ha una durata di 20 ore, suddivise in 10 incontri di 2 ore ciascuno: i primi 5 incontri vertono sulla parte “educazionale”, i secondi 5 sugli aspetti “psico-logici”.
Il numero di partecipanti è fissato in 12 unità, in modo da consentire di intervenire, se lo si desidera, di confrontare le proprie esperienze, raccontare le fatiche, le difficoltà incontrate, portare dubbi, situazioni personali e ricevere, di conseguenza, adeguate indicazioni o dai conduttori o dagli altri membri del gruppo.
Per info su luogo e costi del corso o per ogni altro dubbio, si può contattare il dott. Massimo Giugler, psicologo al numero 3491880300, oppure scrivere a massimo.giugler@centroaide.it