Tanti sono gli scritti nei quali Milan Kundera ha messo l’accento sull’unicità e sulla caducità della vita, ma ne “L’Insostenibile leggerezza dell’essere” enfatizza questa “unicità” ripetendo spesso il detto Einmal ist Keinmal , ossia “ciò che è accaduto una sola volta è come se non fosse accaduto mai” .
La vita di ciascuno di noi è talmente breve, che le scelte che compiamo diventano irrilevanti ed appaiono all’autore ”leggere”. Ecco che il contrasto tra l’evanescenza della vita e l’esigenza umana di trovare sempre un “significato importante” a ciò che si fa crea un insostenibile paradosso.
L’uomo sottostà nella sua quotidianità alla “sensatezza” di ogni sua azione rimanendo imprigionato in ciò che si deve fare senza rendersi conto che il suo vivere avrebbe un senso solo nella “verità della libertà”.
Solo la libertà diventa per Kundera la sensatezza dell’intera esistenza.
E’ sicuramente un romanzo che fa stridere dentro di noi qualcosa, che ci fa pensare sulle infinite possibilità di questa vita che purtroppo non riusciamo a vedere imbrigliati dal “non-pensare” e dal “dormire”.
Dott.ssa M.Cristina Raga